Le origini della razza

Quando si parla di “origini” di una razza canina la parola sta a significare “La Storia”, ovvero una particolare indagine che ne fa emergere il passato e ne stabilisce la connessione con il presente.

Quando e come ebbe inizio la razza? In qual modo sono andati mutandosi i boxer? Perché alcuni sono scomparsi ed altri no? In che maniera hanno assunto l’aspetto attuale?Tutte queste domande si rivolgono al passato pertanto la Storia e tutto ciò che sappiamo delle origini ed e la colonna portante della conoscenza.

Come succede spesso, all’indagine storica si oppone una limitazione di ordine pratico, perché essa non comprende soltanto i risultati finali, ma anche tutto ciò che i primi allevatori hanno studiato ed appreso e, nientemeno, include ciò che e stato creato e distrutto.

Ci e possibile sapere del passato degli allevatori, sia che si tratti della famosissima Frau Stockmann sia che ci si riferisca ai nostri moderni “vecchi” solo se ci hanno tramandato dei documenti scritti e noi boxeresti, devo dire, siamo abbondantemente fortunati!!

Il primo cane seriamente significativo per la razza fu il “Bullenbeisser”, un molossoide che trasmise al boxer, viste le sue doti caratteriali di combattente con prede molto più grosse di lui, la combattività e la tempra.
Ma il passo fu completo solo quando al Bullembeisser siaffianco il Bulldog inglese.
Durante quel periodo il Bulldog era una cane completamente diverso da quello di oggi, sicuramentepiù alto e la testa era più marcata. Per fortuna la letteratura boxeristica in lingua italiana non manca, a questo punto mi fa piacere lasciare la penna ad un grande Boxerista del passato, scomparso prematuramente: il Dott. Roberto De Sanctis.

”Con il 1887 si entra nella storia della razza. A Monaco, una cagna tigrata di origine francese, Alt’s Flora, fu accoppiata ad un boxer di origine sconosciuta. Dalla cucciolata ne usci un maschio bianco e fulvo, Lechner’s che unito alla madre stessa diede Alt’ s Flora 2° e Alt’s Schechen.

Quest’ultima fu coperta da un bulldog Tom, di proprietà del dr. Toenniessiens, e genero Blanka von Angertor. Alt’s Flora 2° fu impiegata in stretta consanguineità con Lechner’s Box che le era al tempo stesso padre e fratellastro; nacque cosi Maier’s Lord, un tigrato che divenne uno stallone di rilievo.

Da Blanka e da Picolo vonAngertor, figlio di Maier’s Lord, nacque Meta von der Passage destinata a divenire una grande fattrice. Con Flock St. Salvator, un maschio nato nel 1894, genero infatti Hugo von Pfalzgau e Schani von der Passage, nonché il tigrato Camp. Gigerl. Jnsieme a Flock St. Salvator vanno. menzionati, come stalloni di punta dell’epoca, Wotan e Bosko von Immergrunn.

Questi tre maschi e le femmine Alt’s Flora 2° e Meta von der Passage possono essere considerati gli esecutori della prima importante evoluzione della razza. Camp. Gigerl fu tra i primi boxer ad ottenere larghi consensi sui ring delle esposizioni e fu anche il capostipite dei tigrati. Possiamo dire inoltre che contribuì  a orientare i gusti del pubblico; risale al tempo di Gigerl la tendenza ad abbandonare i mantelli bianchi e pezzati. Camp. Gigerl genero la Siegerin Frigga von Vogelsberg sulla cui linea femminile si giunge alla creazione di boxer importanti da un punto di vista Storico e genetico. Venus von Vogelsberg (Sieger Hochenstein Nazi x Frigga) unita a Kurt von Pfalzgau diede Rolf von Vogelsberg (1908) .

Da Dora von Vogelsberg (Rigo von Agertor x Frigga) e da Rolf von Vogelsberg nacque Camp. Rolf v. Walhall (1911). Oltre a Camp. Gigerl altri due figli di Meta v. d. Passage lurono i protagonisti di questi primi anni della storia del boxer: Hugo von Pfalzu e Schan v. d. Passage. Quest’ ultimo fu il padre di Camp. Rigo von Angertor, un ottimo fulvo che insieme al genitore può essere considerato l’iniziatore della lotta tra fulvi e tigrati. 

I figli più importanti di Hugo von Pfalzgau furono Kurt e Remus von Pfalzgau. Kurt era un fulvo assai ben costruito, di taglia vantaggiosa, ma come Rigo e in genere tutti i fulvi del tempo rivelava manchevolezze nella testa. Trasmise la Sua potenza ai figli tra i quali giganteggio il tigrato Rolf von Vogelsberg. Remus, tramontato il fratellastro Kurt, la fece da dominatore su tutti i ring finché fu battuto da un figlio di Kurt, Sieger Curt von Cumberland. Si tramanda che al ritorno a casa dopo la sconfitta, il padrone di Remus lo uccise. 

Sconcertante esempio di furore, ingenuità e buonafede antica; oggigiorno ci si aspetta che la pistolettata arrivi addosso al Giudice… Remus lascio un ottimo maschio fulvo, Milo v. Eigelstein (1911). Milo fu il competitore diretto del tigrato Rolf von Vogelsberg e questo scontro coincise con la creazione di due classi separate per i fulvi e per i tigrati in seguito all’appassionante antagonismo tra i sostenitori dell’una e dell’altra varieta. 

Milo dal tronco corretto e dalla testa gia più tipica di quella del padre fu un riproduttore mediocre e non ebbe quindi effetti diretti sulla razza. Rolf prevalse e senza dubbio segno la svoltadecisiva nella selezione della razza. I suoi discendenti ereditarono le sue buone qualità  anche il difetto principale, a dire il vero, e cioè il “dorso di carpa ” ma soprattutto ereditarono la preziosa capacita di ritrasmettere a loro volta qualità ancora migliori. 

Con Rolf von Vogelsberg il boxer s’avvia ad acquistare sempre più l’aspetto che perfezionatosi e raffinatosi l’ha portato ad essere, nell’arco di cinquant’anni, un autentico fuoriclasse della specie canina. 

Alle soglie della prima guerra mondiale Rolf rappresenta un ponte aldilà del quale vengono lasciati i difetti sostanziali delle prime generazioni quali la taglia ridotta, l’eccessiva lunghezza dei tronchi, la decisa divergenza degli assi cranio-facciali, i musi stretti e appuntiti, i menti invisibili. Dobbiamo parlare di predestinazione? Forse si, se si pensa che Rolf apparteneva a persone che non s’interessavano allo sport canino e fu notato per la strada da un boxerista che convinse gli Stockmann ad acquistarlo.

I suoi discendenti più rappresentativi furono Sieger Siegfried von Hirschpark e Schelm von Angertor (esportati in Svizzera), Sieger Dampf von Dom (esportato in U.S.A. e primo boxer Campione americano),Wotan von Dom (esportato in Svezia) e Rolfvon Walhall. Rolf v Walhall aveva molte qualità di suo padre pur non raggiungendolo per quanto riguardava il collo e il posteriore. Rolf von Walhall trasmise la sua potenza al fulvo Egon v. Gumbertusbrunnen e al tigrato Moritz v. Goldrain (1918). 

Ancora una volta fu il tigrato a prevalere sul piano genetico. Mentre Egon fu, senza dubbio, un cane di punta nelle esposizioni, tramando ai suoi discendenti la triste ereditarietà di criptorchidismo. Moritz produsse figli come Sieger Rez v. Wickingen, Sieger Lullu v. Reingau, Sieger Alex v. Magdalenenquellen, Siegerin Meta v. Birkenain e il famoso Caesar v. adeutenkoffen (1921) che assunse grande importanza per le linee di sangue a cui diede origine.

Un suo figlio Check von Hunnestein (1927), Un ottimo soggetto, fu esportato in America ove fu impiegato in allevamento con successo. Caesar fu anche padre di due famosi maschi: Hansi v. Biederstein eHermes v. Biederstein.

Quest’ultimo, morfologicamente bellissimo, fu un notevole stallone che tramite la figlia Siegerin Gretel von Hohenneuffen diede inizio alla dinastia von Uracher Wasserfall. Tra i figli di Caesar troviamo ancora il Sieger Buko v. Biederstein, Granthi Struthio e Dudei von Pfarrhaus.

Nel 1929 dalla femmina Belinde Hasse e da Iwein v. Dom (1925) (Sieger Buko x Zwibel v. Dom) nacque Sigurd v. Dom che fu un grande stallone e un grande vincitore. Hermes von Biederstein fu il nonno del Sieger Hermes von der Uhlandshohe che agli inizi della seconda guerra mondiale fu il fondatore di una delle due correnti di sangue dominanti in Germania (l’altra era la continuazione del sangue di Lustig) e ne creò una terza tramite l’unione di una sua figlia Betti von Schlusselberg con Lustig. 

Da Sigurd von Dom e da Dudel von Pfarrhaus naquero Zimmt, Zeila, Zorn e Xerxes von Dom. Xerxes prima di essere esportato in Svizzera copri una figlia di Check von Hunnenstein, Saxonia’s Andi, e nacque il maschio tigrato Dorian von Marienhof che diede vita ad un allevamentodi grande importanza non solo ma fu uno dei pilastri della razza in U.S.A. Zorn dette ottima prova come stallone e accoppiato alla sorellastra Esta von der Wurnz diede Utz e l’immortaleLustig v. Dom.

L’unione di Lustig con Betti v. Schlusselberg produsse veramente dei grandi Boxer tra cui Aiax e Arno von Holderburg. 

Arno fu a sua volta il padre di un formidabile boxer: 

Il reichsieger Karlo v.d. Wolfshlucht.Ajax generò il Sieger tigrato Droll v. Taubenhausf. La fusione di correnti tramite Lustig-Betti indovinatissima e ricca di messi: ne derivarono difatti boxer di notevoli dimensioni, poderosi ed eleganti con testa ed andatura ottime. Poi il diluvio di fuoco del secondo Conflitto Mondiale si abbatté su uomini e boxer. 

La ripresa non fu certo facile per i tedeschi che dovettero cominciare da capo basandosi sui pochi riproduttori superstiti.”

Autore: Dott. Roberto De Sanctis allevamento “Titanus”

Lo Standard

In riferimento alla richiesta di modifica dello Standard della razza Boxer divulgata in data 13.4.2007 da parte del BK, La FCI in data 09-07-2008 ha approvato il seguente testo.

Le novità:
RUTE : Der Ansatz eher hoch als tief. Die Rute ist von normaler Länge und bleibt naturbelassen.
Coda: l’ attaccatura piuttosto alta che bassa. La coda è di lunghezza normale e lasciata integra.

AUSSCHLIESSENDER FEHLER :
· Aggressiv oder ängstlich.
· Angeborene kurze Rute (Stummelrute)

DIFETTO DA SQUALIFICA:
– aggressivo o pauroso
– coda corta alla nascita

(Le traduzioni dal tedesco all’Italiano di cui sopra sono a cura della Sig.ra Birgit Lorenz Piazza)Ancora una volta amareilboxer aveva dato l’informazione giusta, infatti nella nuova stesura dello Standard non vi è riferimento fra i difetti da squalifica alla “coda amputata”, ma solo alla coda corta “naturale”, ovvero sarà squalificato quel boxer nato da quelle linee di sangue che portano il gene della coda corta.

Altrettanto importante è il passo che riguarda la squalifica del boxer che in ring di dimostri pauroso o al contrario aggressivo. A tal riguardo il pensiero volge verso la speranza di un dialogo chiarificatore tra giudici ed allevatori.

Il testo di seguito trascritto è tratto dal libro “una Vita con i Boxer” di Frau Friederun Stockmann, interamente tradotto dal Dott. Tomaso Bosi.
E’ pertanto una sintesi dell’originale e racchiude interpretazioni e commenti dell’autrice.
Questa interpretazione di Frau Stockmann oserei definirla “un commento allo Standard” – fra l’altro – molto simile all’originale e di grande valore culturale

Il Quadro vincente del Boxer:

Il Boxer è un cane a pelo corto, di media taglia, straordinariamente forte. In nessun modo egli deve essere pesante o goffo . In lui devono essere unite nella massima espressione la forza e la velocità associati alla nobiltà.

Il maschio deve essere alto al garrese cm 57-63 e le femmine da cm. 53-59. Il peso di un cane di media grandezza deve essere più di trenta chilogrammi e quello di una cagna circa 28 chilogrammi. Il Boxer deve essere un compagno molto resistente e devc assolvere a tutti i suoi compiti nel servizio di difesa.

Queste esigenze possono essere fornite solo da un cane che abbia tutte le parti del suo corpo costruite per le massime prestazioni. Fuse nella massima armonia e in tutto il loro insieme.

La testa da al boxer:

una sua impronta caratteristica.

Testa e corpo:

devono essere fra di loro nel giusto rapporto e non essere né troppo pesante né troppo leggera. Nel giudizio la testa é sempre decisiva. Anche se il corpo ha una struttura ideale, ma non esistono le caratteristiche tipiche della testa, noi non ci troviamo di fronte ad un boxer.

La bellezza:

della testa poggia su un armonico rapporto di grandezza fra il muso e il cranio. Vista dal davanti la testa del Boxer deve essere simile ad una figura quadrata e la larghezza del muso corrispondere il più possibile a quella del cranio. Nei buoni cuccioli noi troviamo spesso questa misura. Con l’aumento dell’età tuttavia il cranio si allarga e determina l’apparizione delle guance. Questo vale soprattutto per i maschi.

Le orecchie:

devono essere lasciate naturali lunghe di grandezza armonica, attaccate il più possibile alte ai lati del cranio. Quando il cane é tranquillo devono aderire alle guance, se il cane é attento devono essere portate con una piega ben evidente verso l’avanti.(n.d.r. In Italia, dove non vige una legge Nazionale sul divieto di amputazione,è lecito e legale che l’allevatore scelga l’amputazione, scelta dettata da fattori sanitari)

Il Muso:

Il muso é accorciato, ma in nessun modo contratto. Tutte e tre le dimensioni devono essere potentemente sviluppate, il muso non deve pertanto essere né corto, ne appuntito, né stretto; La sua natura é sempre condizionata dalla forma delle due mascelle, dalla posizione dei denti e dalla forza delle labbra.

Le due mascelle:

non sono collocate una sopra l’altra, bensì la mandibola supera la mascella superiore perciò il boxer é un cane prognato.

La mascella superiore
:

é solidamente inserita sul cranio, e scorre verso l’avanti e scorre verso l’avanti possibilmente senza tendere a congiungersi.

I canini:

devono essere molto distanti uno dall’altro.

Gli incisivi:

che di norma sono sei, ma occasionalmente nella mascella superiore anche sette oppure otto, devono essere tutti in fila. La dentatura deve essere forte e sana ed i denti far vedere un certo allineamento. Le labbra completano la forma del muso.

Il labbro superiore:

é spesso carnoso e riempie lo spazio che si crea in seguito al prognatismo della mandibola. Per la determinazione della figura la parte anteriore del muso appare smussata ha una forma quadrata molto larga e descrive con il dorso del naso un angolo ottuso.

La parte della mandibola:

spinta verso l’avanti descrive una formazione che noi chiamiamo ment. Il bordo inferiore del labbro superiore poggia sull’orlo superiore del labbro inferiore. Senza rappresentare una formazione simile a quella del Bull Dog il mento deve essere ben riconoscibile visto dal davanti o di lato.

Considerazioni:

Proprio da questo, il boxer riceve la sua espressione simpaticamente vivace la mandibola non deve tuttavia essere troppo spinta in avanti, alla maniera del Bull Dog, poiché in questo modo si avrebbe un’espressione brutale e si determinerebbe un forte impedimento a mordere.
E’ nettamente da condannare il mostrare i denti o la lingua.

Il dorso del naso:

non deve essere interrotto come nel Bull Dog ma diretto verso l’alto, e non deve neppure essere spiovente. La punta del naso deve essere alquanto più in alto della radice del naso.

Il Cranio:

Il cranio deve essere appena convesso, ma non avere la forma di una sfera, e neppure deve essere piatto o troppo largo. Con il dorso del muso, la fronte determina un angolo molto marcato. Le guance sono fortemente sviluppate per essere in armonia con una dentatura molto robusta, ma non devono neppure avere una forma come una boccia sporgente dalla testa, gli occhi pieni di espressione e scuri non devono essere sporgenti, ma neanche a mandorla.

Gli occhi chiari dell’uccello da preda devono essere squalificati. L’occhio scuro deve far trasparire intelligenza ed energia ma neppure sembrare minaccioso o avere uno sguardo troppo ficcante.

L’occhio:

deve essere bordato di nero.

Il naso è largo, con narici molto ampie, leggermente girato in su e deve essere sempre nero.

Sono difetti: 

difetti di nobiltà e di tipo, espressione scura, dentatura sviluppata in maniera scorretta o a causa di malattie oppure la posizione difettosa dei denti, testa da Pincher o di Bull Dog, sbavare, orecchie tagliate male, visibilità della terza palpebra (nota della redazione:depigmentazione: in Italia è ammesso alla selezione il soggetto che ha una terza palpebra depigmentata ma non ad entrambi gli occhi), mostrare la lingua o i denti, occhi chiari da uccello da preda, dorso del naso spiovente, muso troppo corto o appuntito oppure troppo lungo.

E’ soprattutto il collo che da al Boxer l’impronta ed esprime la sua nobiltà. Perciò il collo deve essere forte ma non troppo corto o troppo grosso. Deve essere muscoloso, con un attacco della nuca molto solido e scorrere verso il dorso con una linea elegante, portato alto.
Sono difetti l’eccesso di giogaia e tutto quello che fa sembrare il collo corto e grossolano.

La Costruzione:

La costruzione deve essere quadrata.
Il cane viene misurato dai piedi anteriori fino alla sommità del garrese e così si ottiene la sua altezza. La lunghezza del corpo si ottiene misurando dalla punta della spalla fino alla punta dell’ischio. Ambedue le misure devopno essere circa uguali. Diregola le femmine sono in genere più lunghe del maschio.

Torace e articolazioni dell’anteriore:

Il torace deve essere profondo fino al gomito. Di regola la profondità del torace corrisponde alla metà dell’altezza del garrese. Le costole sono ben arcuate, ma non a forma di botte ne arrotondate.

Proseguendo verso il posteriore, ci sono i fianchi, che devono essere corti, chiusi e tesi e leggermente tirati su. La linea inferiore dell’addome scorre verso l’addome con un elegante slancio.

Le spalle:

devono essere lunghe ed oblique, ben chiuse ed aderenti, ma non protette da una grande muscolatura. Il braccio deve essere lungo e colocato ad angolo retto con la scapola. Ambedue gli arti anteriori devono, da qualunque parte li si guardino, essere diritti, paralleli fra di loro e verticali al terreno, poiché essi sostengono l’appoggio di tutto il corpo, devono essere formati da forte ossatura e molto saldamente collegati fra di loro.

I gomiti:

devono essere ne saldamente collegati al corpo, ne scollati.
Il metacarpo deve essere corto e pochissimo inclinato e pertanto quasi verticale al terreno.

I piedi:

devono essere piccoli e ben raccolti, come quelli del lgatto. Le dita sono chiuse e le suole molto dure. Difetti: La parte inferiore dell’anteriore troppo larga, torace troppo stretto, spalle scollate, torace pendente fra le spalle, piedi di lepre, dita aperte, fianchi incavati, addome cadente, arti o dita deviate.

Il Dorso:

Il dorso unisce fra di loro anteriore e posteriore. Il garrese deve essere ben marcato e tutto il dorso corto, diritto , largo e fortemente muscolato. Difetti: dorso di carpa, dorso piatto, dorso magro, lombi lunghi e stretti, molto affondati deboli collegamenti alla groppa.

Il Posteriore:

Il posteriore deve essere fortemente muscolLa coda lasciata al naturale, l’attaccatura piuttosto alta che bassa, difetti della coda: coda attaccata bassa, e coda malformata da deviazioni.( In Italia, dove non vige una legge Nazionale sul divieto di amputazione,è lecito e legale che l’allevatore scelga l’amputazione della coda, scelta dettata da fattori sanitari).

Il bacino:

è largo particolarmente nella cagna, la coscia e la gamba devono essere lunghe. L’angolo dell’anca e del ginocchio poco ottusi. Il ginocchio nella sua posizione fondamentale deve spingersi tanto in avanti che una verticale tirata dall’angolo esterno dell’anca fino al terreno lo sfiora appena.

L’angolo del garretto deve avere un angolo, di circa 140° ed il metatarso ha una scarsa inclinazione
Di circa 90° in rapporto al terreno perciò non è completamente verticale.

Dal di dietro, i migliori arti posteriori devono essere diritti, ne avere una posizione a X o a O.

Un garretto ideale se è asciutto e non escoriato è quindi composto di ossa molto solide ed un po’ più lungo di prima.

Difetti:

groppa avvallata, troppo convessa o stretta. Sattacco della coda in profondità, posteriore poco angolato, coscia incavata, arti posteriori a botte o a sciabola, stretto al garretto, garretto debole, andatura barcollante, piedi di lepre, sotto di sé o fuori di se.

Il Colore:

Il colore del boxer è fulvo o tigrato. Il fulvo può apparire su molti toni, dal rosso cervo scuro fino al color senape chiaro. Il color senape è poco amato e perciò si trova raramente. In generale sono preferiti i colori intermedi dal fulvo giallo al rosso fulvo.

In generale il rosso bruno scuro era dapprima rifiutato ed anche oggi dovrebbe stare dietro nella scala dei valori, al fulvo roso. La maschera nei cani unicolore è un necessario attributo di bellezza.

La maschera deve essere nera, ma non deve estendersi oltre il bordo del muso e degli occhi, altrimenti l’aspetto assume un’espressione scura ed intimidatoriu. La tigratura ha come sottofondo un colore dal fulvo al fulvo rosso e delle strisce nere che devono chiaramente distinguersi dal sottofondo. Ma anche nel gruppo dei tigrati vi sono molte varianti che possono arrivare fino a determinare un colore nero.

Il colore completamente nero non esiste più, poiché scomparso.
Il colore tigrato deve essere luminoso quanto più possibile.

Le macchie bianche sono concesse fino ad un terzo della superficie totale del corpo. Si è cercato spesso di combatterle, ma il grande pubblico saluta questo tipo di colore come un’attenuazione di certi aspetti feroci del nostro Boxer. I boxer con il colore di fondo bianco non vengono iscritti al libro origini, così come quelli completamente neri. Anche le macchie armoniche sgradite, come metà della testa bianche o degli stivali disarmonici vengono ugualmente respinti.

Il Carattere:

Il carattere del Boxer è di gtandissima importanza e abbisogna di particolari cure. L’attaccamento e la fedeltà al suo padrone e a tutta la casa l’attittudine alla guardia e al coraggio intrepido come custode e come difensore sono un carattere trasmesso dagli antenati e fortemente radicato.

Nella famiglia il boxer è del tutto innoquo, è un grande amico dei bambini, è tranquillo ed affidabile anche verso gli estranei.

Il Boxer per essere educato ha bisogno di una mano esperta e salda. Per quanto duro ed intrepido per i nemici (anche i duri colpi non lo condizionano) egli resta nei confronti del suo padrone sensibile e dolce come un bambino.

Questo comportamento viene indicato come sottomesso al padrone . Ma proprio per questo il boxer ha bisogno di influenze salde e tuttavia molto amichevoli.

il Testo di Frau Stockmann non elenca i difetti voce per voce. Per questo motivo riportiamo qui di seguito i difetti citati nello Standard nr. 144 depositato in FCI:

difetti caratteriali: aggressività, malignità, insidia, inaffidabilità, mancanza di temperamento, vigliaccheria

difetti nella testa: mancanza di nobiltà e di espressione, apparenza cupa, testa di Pinscher o di Bulldog, bavosità, denti o lingua visibili a bocca chiusa, muso troppo appuntito o troppo leggero, canna nasale spiovente, tartufo di colore cuoio o stagionale, il cosiddetto occhio di uccello rapace, terza palpebra depigmentata, orecchie svolazzanti o a rosa, mandibola deviata, impianto sghembo dei denti, disposizione difettosa dei denti, denti poco sviluppati, dentatura compromessa in seguito a malattia

difetti nel collo: corto, massiccio,giogaia

difetti di costruzione: petto troppo largo e basso, torace appeso tra le spalle, dorso di carpa, dorso insellato, dorso stretto, lombi stretti, fortemente incavati e debolmente collegati con la groppa, regione lombare arcuata,groppa scoscesa, bacino stretto, ventre cadente, fianchi vuoti.

difetti dell’anteriore: mancinismo, spalle non aderenti, gomiti scollati, carpo debole, piedi di lepre, piedi piatti e dita divaricate

difetti del posteriore: muscolatura debole. Posteriore troppo poco oppure esageratamente angolato. Arti a sciabola, arti a botte, vaccinismo, garretti ravvicinati, speroni, piedi di lepre, piedi piatti e dita divaricate.

difetti della coda: attaccatura bassa e malformata da deviazioni

difetti di colore:maschera che oltrepassa il muso, strisce troppo addensate o soltanto singole, poco riconoscibili. Colore di fondo sporco. Colori che si mescolano, macchie bianche disarmoniche, come una testa interamente o a metà bianca. Altri colori o colori di fondo più di un terzo di bianco.

L’altezza deve essere compresa fra questi parametri: Misurazione eseguita dal garrese a terra, sfiorando il gomito: maschi cm. 57-63; femmine cm. 53-59

Nota: I maschi devono presentare due testicoli di evidente sviluppo normale, completamente alloggiati nello scroto

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